Un punto di riferimento, oggi come sempre. È il più alto (1293 metri) fra i numerosi tacchi ogliastrini. Dichiarata monumento naturale nel 1993 e distinguibile per altezza e forma, da tutta la regione circostante. Per questo è certamente il monumento naturale più simbolico dell’Ogliastra e dei Tacchi dell’intera Sardegna. La sua maestosità inizia nell'universo Nuragico, in cui fatta di strutture di guarnigione e punti di avvistamento, le persone raccontano della sua forza magnetica e attraverso leggende popolari è diventato "l'ingresso del mondo sotterraneo". Da qui, i diavoli uscivano e danzavano al chiaro di luna, attorno ad esso, pronti a barattare tutte le ricchezze del mondo, in cambio dell’anima di chi si recasse la a chiederle. Non solo, questo bellissimo Tacco è diventato il luogo in cui si svolgevano le avventure del leggendario personaggio Tex Willer, un fumetto creato nel 1948 da Galep, il famoso fumettista di origini sarde.
Perda ‘e Liana, nella parte alta è costituita da un maestoso torrione cilindrico, di calcareo-dolomitico (Giurassico, sedimentazione marina di 130-150 milioni di anni fa), del diametro di un centinaio di metri. Le sue pareti sub-verticali, alte 50 metri, racchiudono una superficie subplanare di +/-100 metri di diametro. Sottostante vi è una struttura di crollo ed erosione, dalla caratteristica forma tronco-conica, composta di pietra calcareo-arenacea talvolta a ciottoli di quarzo (ingressione fluvio deltizia), degradante sino al compatto basamento di scisti paleozoici formatasi nel permiano per spianamento della catena ercinica. Il nome liana potrebbe derivare dalle caratteristiche della roccia levigata o da olione, il corbezzolo che ne ammantava le pendici, oppure dal popolo nuragico degli Ilienses, che si riuniva alla base del picco calcareo.
Attenzione, salirai abbastanza agevolmente fino a metà del torrione roccioso, superando solo un passaggio di terzo grado. L’arrampicata fino in vetta è appannaggio soltanto di rocciatori o di escursionisti accompagnati da Esperte Guide.
